Bio
Maria Teresa Sanza è nata e vive a Potenza. Nel 1981 consegue la laurea in giurisprudenza e inizia l’attività di avvocato. Sin da giovanissima si appassiona all’arte, alla pittura e alla decorazione. Alla professione forense e allo studio del diritto affianca spazi per la scrittura. Frequenta a Napoli i laboratori di scrittura creativa di Antonella Cilento - ove si consolida la passione per la composizione degli haiku - e gli stages di arti visive multidisciplinari di Iole Cilento che saranno fonte di ispirazione per la ricerca pittorica. L’interesse per la comunicazione e in particolare per quella dell’arte, anche nei suoi aspetti filosofici, viene nel frattempo condotto, sin dal 2004, con lo studio accademico presso l’Università degli Studi della Basilicata, cui seguiranno alcune pubblicazioni scientifiche. E’ nel 2015 che l’attività pittorica si intensifica quando prende avvio il primo ciclo pittorico “Alle origini del segno”. A questo periodo appartengono una serie di opere grafiche composte da segni essenziali e primari. Nel 2016 esce la prima raccolta poetica dal titolo “107 haiku” che sarà la fonte di ispirazione di una serie di opere in cui il linguaggio visivo cerca l’incontro con il linguaggio poetico. E’ il ciclo denominato “L’arte in discussione”: di qui un’intensa sperimentazione di poesia visiva, in cui la parola e i versi si uniscono e da cui nasceranno gli “haiku dipinti”. L’esperienza poetica diviene un’esperienza di senso che si concretizza nel comunicare anche attraverso il colore, in una sorta di interlinguaggio, che fa da stimolo all’immaginazione e al pensiero. I colori e i segni intendono possedere la stessa finalità tecnica del linguaggio. L’attività pittorica e la ricerca che si sviluppa negli anni, privilegiando le opere su carta, quale medium che evoca una certa influenza dello stile giapponese e della scrittura, permette di giocare in piena libertà col colore in uno stile immediato, come la scrittura degli haiku. La scelta di utilizzare le tele e la seta rappresenta un’ulteriore operazione estetica compiuta attraverso l’uso del colore e delle composizioni cromatiche che provengono dal gesto creativo libero da ogni legame con la figura, capace di evocare e di far diventare il gesto segno.